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La villa

un'opera semplice quanto bella

È stata costruita, con tutta probabilità, negli anni 1557 - 1560 ed affrescata tra il 1561 ed il 1565. Il modello è quello della villa - fattoria, già sperimentato in Villa Badoer a Fratta Polesine ed in Villa Barbaro a Maser:
un corpo centrale riservato alla residenza patrizia, formato da un pronao classico con quattro colonne doriche, da un vestibolo, da un salone e da tre stanze disposte simmetricamente ai lati;
le barchesse laterali, destinate a contenere, come dice Palladio stesso,“le cantine, i granari, le stalle;… nell’estremità loro vi sono due colombare, che apportano utile al padrone et ornamento al luogo, e pertutto si può andare al coperto”, grazie ai lunghi porticati di 11 archi ciascuno. L’abilità del Palladio è stata quella di assecondare le richieste del committente, utilizzando materiali costruttivi molto economici, come i mattoni e l’intonaco, simulando bugnati e marmi preziosi, ma anche trasferendo nelle linee e nelle forme, ridotte all’essenziale, gli ideali dell’armonia e della proporzione classica. Verso la metà del ‘700 radicalirestauri hanno trasformato le barchesse, passate a residenza signorile. Nel XIX secolo anche il giardino mutò l’originale aspetto rinascimentale in una variazione romantica.



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